IO SIAMO NELLA BASILICA DI SAN PETRONIO, PER LA VISITA DI PAPA FRANCESCO. L’ANTEPRIMA DEL NUOVO SPETTACOLO DI TIZIANA DI MASI DEDICATO ALL’UNICO FUTURO POSSIBILE

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La svolta sociale dall’IO al NOI è l’argomento di un lavoro teatrale in progress,
con debutto previsto a inizio 2018. Storie di impegno, solidarietà e volontariato raccolte in tutta Italia
e trasformate in una pièce che spingerà gli spettatori a chiedersi: cosa posso fare io per gli altri?


Domenica 1 ottobre, Basilica di San Petronio, Bologna

Il viaggio di IO SIAMO inizia dalla Basilica di San Petronio a Bologna, che l’1 ottobre vedrà la presenza di Papa Francesco in visita pastorale. Quel giorno, all’interno della chiesa e prima del pasto servito ai poveri della città, Tiziana Di Masi interpreterà un estratto del suo nuovo spettacolo, dedicato al valore dell’impegno sociale, alla solidarietà, al volontariato.

IO SIAMO” va a completare un percorso di teatro civile avviato 18 anni fa da Tiziana Di Masi, partendo dalla denuncia dei grandi mali del nostro tempo per arrivare a proporre un cambiamento possibile. Dopo il successo delle ultime due produzioni, Mafie in pentola dedicato ai prodotti delle cooperative di Libera Terra dai terreni confiscati alle mafie e Tutto quello che sto per dirvi è falso sull’emergenza contraffazione gestita dalla criminalità organizzata, questa volta il suo teatro si concentra sul valore del BENE.

Raccogliendo da nord a sud le testimonianze dei volontari impegnati su vari fronti, dalla lotta alla povertà alla tutela dei più deboli fino alla difesa dell’ambiente, Tiziana Di Masi, con il supporto dell’autore e giornalista Andrea Guolo, ricostruisce storie e racconta l’unica svolta possibile per creare un “vero valore”, superando la logica dell’autoaffermazione per dare qualcosa agli altri. Sono gesti essenziali per la società, ma anche per coloro che li compiono, perché soltanto attraverso la svolta dall’IO al NOI si può comprendere il vero senso della vita.

Le storie di IO SIAMO raccontano un’Italia diversa da quella solitamente descritta dai media o da quella “tutta apparenza” che emerge dal mondo virtuale dei social. “Da un paio di mesi – spiega Tiziana Di Masi – stiamo raccogliendo storie di impegno personale, portato avanti da decine di migliaia di persone che dedicano la propria vita agli altri, e lo fanno da volontari, utilizzando il tempo libero per creare valore sociale. Crediamo sia il momento opportuno, in un Paese ormai disincantato e nel quale è in atto una campagna pericolosa di qualunquismo distruttivo, per raccontare nei teatri, nelle piazze, nelle scuole italiane le storie di chi supera la sfera dell’io per far capire, con il teatro di narrazione, che soltanto attraverso il “noi” è possibile creare davvero un altro mondo. Lo spettacolo che ne deriverà, il cui debutto è previsto per l’inizio del 2018, sarà un richiamo all’impegno per la realizzazione del bene comune rivolgendosi ai diversi ambiti in cui si esprimono le organizzazioni della società civile”.

Storie come quella di Norina Ventre, “Mamma Africa”, che dà da mangiare agli immigrati esattamente come trent’anni fa sfamava i braccianti calabresi, con il sostegno di una fede assoluta. Come quelle degli attivisti della “Terra dei fuochi”, di mamme che hanno perso i figli divorati dal cancro e ora sostengono altre mamme, nella loro stessa situazione, dando conforto e speranza. Come quella di Mario, che aiutando i disabili ha fatto del bene ad altri e soprattutto a se stesso, sviluppando una vera e propria dipendenza dal bene. Come quelle dei tanti, centinaia di migliaia di italiani, che lottano per superare ogni distinzione di sesso, razza, religione con gesti concreti. “Perché quello che ci manca più dell’aria – evidenzia Tiziana Di Masi – è la speranza, che non è in vendita. E la speranza è possibile soltanto attraverso una riscoperta dell’impegno personale a scopi sociali. Come diceva don Tonino Bello, il senso della vita, della giustizia e di Dio non si trova in fondo ai nostri ragionamenti, ma sempre in fondo al nostro impegno”.

Lo strumento teatrale diventa una forma di coinvolgimento e di riflessione su chi siamo e chi potremmo diventare. Per questo, IO SIAMO punta al pubblico generalista e soprattutto agli studenti delle scuole, che rappresentano il futuro del nostro paese e del nostro mondo.

Il cammino di IO SIAMO inizia da San Petronio e da Papa Francesco , per poi proseguire fino al debutto previsto per l’inizio del 2018, in un crescendo di iniziative che puntano a fare di questo spettacolo un momento di aggregazione, con un percorso narrato per stimolare, tra gli spettatori, una grande e irrinunciabile domanda: “Cosa posso fare io per gli altri”?

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