Lo spettacolo interpretato da Tiziana Di Masi è protagonista il 26 maggio
di un evento speciale a Palazzo Montecitorio.
Un’opera che parla alle coscienze, perché acquistare un falso
significa finanziare le mafie, affossare l’economia
e distruggere lavoro regolare.
Il teatro civile diventa strumento per lanciare un allarme contro il fenomeno dilagante
dei “falsi” e per la tutela del nostro marchio più contraffatto: il made in Italy
(Roma – 26.05.2015) – L’emergenza contraffazione va in scena a Montecitorio. Per la prima volta, la Camera dei Deputati ospita uno spettacolo di teatro civile dedicato ai “falsi”, a testimonianza di un’urgenza sociale ed economica che deve essere contrastata partendo dalla cultura della legalità e dal consumo consapevole.
“TUTTO QUELLO CHE STO PER DIRVI È FALSO”, il primo spettacolo di teatro civile anticontraffazione mai realizzato, interpretato da Tiziana Di Masi, sarà rappresentato a Roma, nella sala della Regina di Palazzo Montecitorio, martedì 26 maggio con inizio alle ore 16.30. L’organizzazione è a cura di Camera Eventi. Ingresso su invito. Sarà presente l’on. Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera dei Deputati.
Si tratta dell’81.ma replica per lo spettacolo, che ha debuttato il 4 ottobre 2013 a Venezia (teatro Goldoni), per poi essere rappresentato nelle principali città italiane tra teatri, piazze, convegni e spiagge. La rappresentazione nei massimi ambiti istituzionali costituisce un traguardo e, al tempo stesso, un punto di partenza per un’azione più efficace contro la contraffazione, partendo dai concetti contenuti in “TUTTO QUELLO CHE STO PER DIRVI È FALSO”. La repressione c’è, ma non può bastare. La risposta all’economia illegale delle mafie, che gestiscono il business dei “falsi”, deve partire “dal basso”, tutelando attraverso il consumo consapevole quelle produzioni che creano ricchezza diffusa e lavoro regolare. È un messaggio che dalla società sale alla politica, affinché sia in grado di tutelare i consumatori approvando leggi che impongano informazioni corrette sui prodotti e che difendano, partendo dall’Europa, il nostro marchio più contraffatto: il made in Italy.
Tiziana Di Masi, tuttora in scena con Mafie in pentola. Libera Terra, il sapore di una sfida (185 repliche in quattro anni), indaga per la prima volta, con il suo teatro civile e d’impegno sociale, il business della contraffazione a 360 gradi, gli ambiti in cui il “falso” prospera (agroalimentare, moda, farmaceutica, meccanica, audio/video ecc) e assicura utili alle mafie che lo gestiscono.
“Le oltre ottanta repliche già rappresentate di TUTTO QUELLO CHE STO PER DIRVI È FALSO”, afferma Tiziana Di Masi, “hanno moltiplicato il consenso a un’iniziativa di cui finalmente si sente necessità. Con questo spettacolo voglio comunicare i danni sociali causati dalla più subdola e redditizia attività delle mafie. È subdola perché mascherata da una presunta accettabilità sociale che va invece scardinata alla base, comunicando alle persone che comprano il falso perché non lo ritengono un fatto grave, oppure perché sono convinti di dare un aiuto a chi lo vende – ultimo anello della catena, vittima del commercio di falsi –, chi ci guadagna davvero: le mafie”.